La formica rossa

La formica rossa

Émilie Chazerand, La Nuova Frontiera

Traduzione di Claudia Valentini

“Hai il diritto di essere un individuo ben delineato invece di un vago puntino nella massa. Certo, visti dalla luna, siamo tutte formiche. Ma tu puoi essere la formica rossa tra quelle nere. Cosa stai aspettando per vivere?!”

Sono le parole di una email anonima che riceve Vania Strudel, la travolgente protagonista del romanzo di Émilie Chazerand La formica rossa, nuovo titolo della collana rivolta agli adolescenti “Oltre” della casa editrice La Nuova Frontiera. Vania Strudel ha 15 anni, un difetto congenito all’occhio sinistro, un padre tassidermista ovvero imbalsamatore di animali morti, una madre che non c’è, dei vuoti da colmare, dei punti di riferimento da difendere, una voce dirompente. Essere una formica rossa è lo spunto, l’inizio per la sua personale rivoluzione. Parla tanto Vania. Per trovare rifugio nelle parole, per definirsi, per rivendicare la sua identità, per affrontare le difficoltà di ogni giorno. Un’umanità viva, unica, commovente le gira attorno: il papà attento e protettivo con la sua baumobile per attraversare la città; la mamma assente, nascosta accuratamente tra i suoi pensieri per non percepirne la mancanza; la sua migliore amica e la sua complicità per analizzare e scorticare il mondo; il suo migliore amico dall’infanzia jihadista dell’amore, fidanzato con la sua storica nemica, bulla recidiva. E l’anziano vicino Abraham, il nonno che non ha mai avuto, apparentemente ammalato, che viene accudito da Vania con infiniti monologhi per farlo sentire meno solo.

Seguendo Vania tra i corridoi, le aule e i bagni della sua nuova scuola oppure accovacciata sul divano e sul letto della sua camera, ci sono ancora disastri in arrivo per lei, cadute e voli memorabili, ma anche l’arrivo di una dichiarazione d’amore inaspettata. E altre sorprese.

Vania Strudel, con le sue risate e le sue lacrime, conserva il suo trascinante umorismo (“devo lavorarci” si esorta). I suoi dialoghi e le sue battute regalano felicità, con similitudini, rimandi, trovate linguistiche geniali. Un umorismo personale che la salva e che ci salva. Come in una vasca da bagno, entriamo nella sua storia e restiamo immersi tra i suoi pensieri e le sue parole… possiamo anche noi essere una formica rossa. 

Milena Minelli – Libreria Castello di carta, Vignola