
28 Feb 29 giugno 2029
29 giugno 2029
David Wiesner, Orecchio acerbo
Il grande surrealista belga René Magritte, con il suo realismo onirico, i suoi raffinati trompe-oeil, la sua ricca simbologia, è forse tra i pittori quello che continua ad influenzare di più i tanti illustratori contemporanei di tutti i luoghi e le culture.
Tra i suoi estimatori, vi è sicuramente David Wiesner, una delle matite che da anni riesce a coinvolgere lettori di tutte le età, attirandoli nelle sue pagine, tra i suoi colori, nelle sue storie, siano esse senza parole o munite di testo.
Nato nel 1956, studia alla Rhode Island School of Design; il suo primo libro risale al 1980, ma è solo nel 1988, con Free Fall, che comincerà a scrivere e illustrare le sue opere. Viene subito segnalato dalla giuria della Caldecott, uno dei più prestigiosi premi americani di illustrazione, che vincerà (senza contare le volte che ha comunque salito il podio) tre volte, nel 1991 con Martedì, nel 2001 con I tre porcellini, e nel 2006 con Flutti, tutti pubblicati in Italia da Orecchio Acerbo, che da ormai più di dieci anni segue quest’artista d’oltre oceano.
L’anno scorso, la casa editrice romana, ci ha regalato uno dei suoi primi albi, non ancora silent book, dal titolo futuribile: 29 giugno 2029 (anche se il titolo originale era June 29, 1999).
Sarà un caso che l’anno di nascita del picture book, sia il 1992?
E anche che l’11 e il 18 maggio, e il 29 giugno, le date del calendario di Holly Evans, protagonista di quest’albo, siano tutte un “martedì”?
I segreti e i misteri di questo libro sono tantissimi ed è questo il bello di delle storie di Wiesner, cercare di spiegarli…
In questa vi leggiamo di una giovane scienziata (nella prima tavola, dopo il frontespizio, viene citato un certo Jack e i suoi seeds), che decide di spedire nello spazio i semi di vari ortaggi, per un esperimento scolastico.
Qualche settimana dopo, il cielo degli Stati Uniti si riempie di ortaggi giganti (dite che James e la pesca gigante di Roald Dahl uscito nel 1961, c’entri qualche cosa?) che flottano tra le nuvole.
Holly però rimane interdetta quando scopre che tra le verdure cadute dal cielo ci sono anche rucola, melanzane, avocado e rape (non ci sarà mica una critica sociale, visto che NY ora vien chiamata la Grande Rapa!!) che lei non aveva incluso nel suo esperimento.
Cosa sarà successo allora? La risposta solo alla fine del libro, ma ovviamente ve la lasciamo scoprire.
Le tavole di Wiesner sono straordinari quadri, paesaggi meravigliosi, colmi di dettagli, mille diverse prospettive (vedere la corsa dei conigli verso il cavolo verza da fiera campionaria), l’uso della luce per meglio definire lo spazio. Insomma un vero capolavoro visivo, che tanto deve al sopracitato surrealista belga… una cosa per tutti, i suoi cieli!
David Tolin – Libreria Pel di carota, Padova