Sam De Bergerac

Sam De Bergerac

Sarah Turoche-Dromery, Pension Lepic
traduzione di Angela Nanetti

 

Se sei un ragazzino alle prese con l’inizio dell’adolescenza, con i compiti scolastici e con quello che è indubbiamente l’insegnante di francese più diabolico mai esistito, è possibile che la scrittura di lettere d’amore non rientri esattamente tra le tue competenze più affinate.

Questo non vale per Sam: di fronte alla sua penna le parole sembrano mettersi in fila con una facilità incredibile, che si tratti di sonetti o di componimenti dall’anima nostalgica confezionati apposta per toccare il cuore dell’insopportabile professor Lachique.

È proprio a Sam che i suoi compagni si rivolgono, perché risolva lo straziante problema della corrispondenza amorosa con le loro fidanzate: loro non hanno proprio nessuna idea di cosa scrivere! 

Così la penna di Sam, Cyrano in erba, si finge quella di Victor, Jules, Teo, in un ricco giro di corrispondenza che, inizialmente, ha un enorme successo, ma che inevitabilmente finirà per incepparsi con esiti esilaranti e, nel finale, davvero sorprendenti.

Chi legge non può che fare il tifo per questo meraviglioso protagonista, che è consapevole delle sue capacità e le mette a servizio dei suoi amici, che non ha problemi a rimanere “dietro le quinte” e, anzi, proprio in questo modo finisce per farsi notare più degli altri. 

Pension Lepic sa bene come scegliere i titoli da pubblicare, e lo dimostra ulteriormente con questo breve romanzo divertentissimo e tenero, portando in Italia un’autrice di cui, dopo questa lettura, sappiamo di avere bisogno e non vediamo l’ora di poter rileggere. 

Indispensabile è anche il tocco della traduttrice, Angela Nanetti, che in una storia come questa in cui i giochi di parole e i versi poetici ricoprono un ruolo indispensabile, ha saputo restituire alle lettere e ai sonetti di Sam, anche in italiano, tutta la loro delicatezza.

Anna Casadei – Timpetill