Un giorno sbadato

Un giorno sbadato
Sara Lundberg, Orecchio Acerbo
traduzione Maria Valeria D’Avino

Molte sono le ragioni per le quali seguiamo sempre con attenzione la produzione di Orecchio Acerbo, una delle quali è sicuramente il suo accogliere, e far scoprire e apprezzare a noi lettori, il lavoro di un artista nel suo divenire.
Quello con Sara Lundberg è un incontro della casa editrice romana che data del 2021 con Le ali di Berta, il bellissimo omaggio alla pittrice svedese Berta Hansson, che continua, l’anno successivo, con L’estate dei tuffi, il dramma di una bambina il cui papà si “rifugia” in un ospedale psichiatrico, e che ci ha portato al recentissimo Passeggiata confusa, nel quale centrale è l’amicizia di una ragazzina con la sua gatta.
La formazione dell’artista svedese è assolutamente sfaccettata: ha iniziato studiando arte e teatro negli Stati Uniti, solo successivamente si è dedicata all’illustrazione. I suoi studi all’Accademia di Stoccolma sono relativamente recenti, come il suo ingresso nell’universo dell’editoria per ragazzi, dove è stata subito consacrata con numerosi premi.
Un giorno sbadato, del quale Sara è anche autrice, è un piccolo gioiello dove i colori, il testo, la costruzione degli spazi, i ritratti, le atmosfere, si fondono per dare vita ad una storia, anzi due (geniale e allo stesso tempo tenero, il dietro le quinte che ci narra il “viaggio” che farà il regalo che i due protagonisti comprano per la compagna di scuola che ha organizzato la festa di compleanno), inusuale, inaspettata, spassosa, anche se la riflessione finale che ne esce è assolutamente poco elogiante della vita nelle metropoli: troppo stancante, troppo stressante, per piccoli e grandi indifferentemente.
Noa, avrebbe solo voglia di rimanere a casa e giocare con le costruzioni, invece la madre lo trascina in giro per tutta la città alla ricerca di un regalo di compleanno: la continua distrazione del piccolo non è da meno della sbadataggine della madre. Meglio tornare a casa, meglio riposare un po’, meglio riprendere a giocare con le costruzioni, mentre la piccola coroncina dorata finisce per diventare un’elegantissima testiera da letto per una tranquilla famiglia di ratti.

David Tolin