16 Feb La più bella nuotata della mia vita
Uovonero, Anne Becker
Traduzione: Claudia Valentini
“Eppure io lo so, ne sono certo: questa sarà la più bella nuotata della mia vita”
Jan ha tredici anni, si trova ad affrontare un trasloco in piena estate, dovrà ricominciare tutto da capo, amici, scuola e il nuoto. Nuotare è la sua passione, è la sua carta vincente, l’unica cosa in cui si sente veramente capace, mentre a scuola deve combattere e cercare quotidianamente di difendere il suo segreto: la dislessia.
La nuova abitazione, nei pressi del lago, si rivela più interessante del previsto, si imbatte nella giovane Flo, che poi ritroverà anche come compagna di classe. Jan e Flo si attraggono, la ragazza è piuttosto stravagante, tiene in giardino due galline, è un mago della matematica, suona il violino e scrive un diario veramente singolare, l’importante però è capire se il nuovo vicino di casa si prende gioco di lei o è solo un po’ impacciato.
La vita scolastica diventa sempre più difficile per Jan, per non parlare della presenza ingombrante di Linus, il bulletto della classe, che ritrova anche come rivale agli allenamenti di nuoto, l’approccio con Flo risulta complicato, come farà ad esprimere i
suoi sentimenti senza sentirsi un imbranato?
“La più bella nuotata della mia vita” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, con una scrittura semplice e fluida, capitoli brevi con caratteri ad alta leggibilità; Jan si racconta in prima persona, invece Flo, alla fine di ogni capitolo, attraverso una pagina del suo diario, scritto in infografica, ci comunica i i suoi stati d’animo, esprime le sue emozioni.
I temi che vi si affrontano sono molti e complessi: l’amicizia, i primi innamoramenti, la difficoltà scolastica dovuta alla dislessia, il bullismo, il rapporto con gli adulti, sia genitori che educatori. L’elemento interessante è la capacità dell’autrice di creare una sorta di ragnatela, in cui tutti i fili sono collegati tra di loro e convergono nel punto centrale in cui Jan “vince”, la sua vittoria è la consapevolezza che mostrare al mondo le proprie debolezze rende liberi e capaci di affrontare ogni ostacolo.
Jan vince sì la classificazione ai campionati nazionali di nuoto, ma la sua vittoria più grande è quella di riuscire a trovare il suo posto nel mondo, in quel momento. Gioca un ruolo rilevante la rete degli adulti che gravita intorno ai giovani protagonisti: i genitori di Jan, la terapeuta, i professori, l’allenatore; l’ascolto dell’altro diventa il leitmotiv che donerà coraggio per reagire, significativa è la funzione dell’adulto quale soggetto mediatore e non giudicante.
“Nuotare risolve sempre tutto. Sempre.”
Anne Becker si è specializzata in Pedagogia Speciale all’università di Heidelberg, si occupa da anni di didattica per allievi speciali e con difficoltà di apprendimento.