Rolando

Vanvere Edizioni, André François – Nelly Stéphane

Traduzione: Flaminio Di Biagi

Sono sempre di più gli editori che affiancano alla pubblicazione di progetti contemporanei, il recupero di capolavori del passato, lontano o prossimo, mai pubblicati in Italia. Non si esime da questo compito neanche Vanvere edizioni, piccolo editore romano che accanto a Dick Bruna e Anthony Browne ha portato sugli scaffali Rolando di Nelly Stéphane e André François, pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1958.

Un albo che si inserisce alla perfezione nel catalogo dell’editore caratterizzato dall’eleganza nelle scelte visive e dalla predilezione per storie un po’ surreali ed ironiche.

Rolando per scongiurare la noia disegna e succede che, se dice una parola magica “crack!”, i suoi disegni prendono vita. Il suo maestro cerca in ogni modo di fermare l’escalation della sua fantasia, ma Rolando è inarrestabile e trascina il lettore in una folle e divertente avventura. Una tigre bislunga, una battaglia di palle di neve, tre orsi bruni, una bambola ballerina, una zebra da cavalcare. Nel mondo di Rolando tutto è possibile grazie alla sua straordinaria capacità di stravolgere e giocare con quello che lo circonda.

“L’immaginazione al potere” era uno degli slogan dei movimenti degli anni ’60 e sembra sposarsi alla perfezione con questo albo in cui c’è un vero e proprio sovvertimento della realtà e delle dinamiche di potere che regolano la società. L’istituzione scolastica e il carcere vengono messe in discussione, gli animali vengono liberati dalle loro gabbie fisiche, i bambini da quelle mentali e nella realtà irrompe il potere della fantasia. Un potere che si esercita attraverso il disegno, l’arte, la capacità di guardare oltre.

Rolando è un invito alla trasgressione delle regole sociali imposte, rivolto soprattutto ai più piccoli.

Le illustrazioni di André François sono un godimento per gli occhi, si sposano perfettamente con il testo e, nonostante gli anni, hanno una freschezza rara anche per le figure contemporanee.

Una storia dirompente, illustrazioni d’autore e un aspetto grafico davvero impeccabile, fanno di questo libro un recupero assolutamente necessario.

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